Si chiama Elisa Ferroni, è veronese, architetto, con un Master in Architettura e progettazione museografica presso l’Accademia Adrianea di Roma e un Graduate Diploma in History of Art presso the Courtauld Institute of Art di Londra e con una solida esperienza alle spalle è la vincitrice della Borsa di Studio bandita dalla Fondazione GPC per lo sviluppo del principio curatoriale finalizzato al progetto allestitivo del Belvedì.
“lo sviluppo di un percorso curatoriale organico rappresenterebbe un tassello importante per potenziare l’attrattività della Fondazione, arricchendo la significativa offerta culturale già in atto e valorizzando anche gli interni della casa-museo. … Penso a un percorso permanente capace di far emergere le storie e le qualità materiali ed evocative degli oggetti, accostandoli, quando possibile, a mostre temporanee, … Mi immagino come possano coesistere diversi livelli narrativi sotto il grande ombrello della famiglia Pesenti, capaci di aprire scenari sul contesto storico, sugli stili dei mobili e oggetti collezionati, evidenziando con focus mirati, durante il percorso, gli highlight della collezione … Un percorso alla portata di tutti, in grado di valorizzare gli oggetti non solo come testimonianze storiche, ma come punti di partenza per raccontare aneddoti, tecniche e dettagli preziosi, capaci di coinvolgere e sorprendere diversi tipi di pubblico”.
Ecco alcuni estratti della Relazione motivazionale, richiesta dal bando, presentata dall’architetto Ferroni, che già trasmettono entusiasmo, passione, respiro internazionale e alta professionalità.
Ad Elisa il nostro benvenuto e l’augurio di un ottimo percorso insieme!