L’area un tempo ospitante il “Belvedere di mezzo”, edificio oggi perduto, è costituita dal terrazzamento panoramico ‘moronato’ (ossia con gelsi, anticamente noti anche come “moroni”), un’area pianeggiante dalla quale ammirare splendidi scorci verso la montagna e verso la vallata. Alla base di questo belvedere si sviluppa la “collana dei sensi”, un percorso in cui stimolare i sensi attraverso le piante.
Le stanze sono costituite da semicerchi che si diramano dal percorso principale. La STANZA DELLA VISTA è la prima: caratterizzata da fioriture stagionali suddivise per piante con tonalità particolari, cerca di offrire colore e interesse in ogni stagione. Ad esempio, le particolari fioriture dell’albero della nebbia (Cotinus coggygria) o le stupende fioriture della peonia (Paeonia lactiflora). Segue poi la STANZA DEL TATTO, in cui è possibile ‘tastare’ le varie consistenze delle piante, da quelle morbide e piacevoli a quelle pungenti e dolorose, passando per consistenze cerose, secche, setose ecc. Ad esempio, le morbide foglie della Stachys lanata o il pungente Ruscus aculeatus. Al centro del giardino troviamo la STANZA DELL’UDITO: attorniata da una fitta siepe di sempreverdi; rilassarsi e lasciarsi trasportare dal rumore dell’acqua della fontana posta nel mezzo è l’unica cosa da fare. Si passa poi alla STANZA DEL GUSTO, in cui è possibile ammirare e magari anche assaggiare piccole bacche e frutti antichi che una volta venivano coltivati ai margini del bosco.
Dal nespolo di montagna (Mespylus germanica), al giuggiolo (Zizypus jujuba), fino al moderno e particolare alkekengi (Physalis alkekengi).
Fondamentale è anche prestare attenzione alla stagionalità di questi frutti, non ci sono di certo tutto l’anno! L’ultima è la STANZA DELL’OLFATTO, in cui sentire i profumi intensi delle erbe aromatiche, come il rosmarino (Rosmarinus officinalis) e il timo (Thymus officinalis), o i delicati profumi delle fioriture delle rose e degli iris (Iris germanica).